Teatro

Il 'Mondo novo' di Sieni alla Biennale Danza di Venezia

Il 'Mondo novo' di Sieni alla Biennale Danza di Venezia

La nona edizione del Festival Internazionale di Danza Contemporanea Biennale Danza di Venezia 2014, diretta da Virgilio Sieni e realizzata in collaborazione con la Fondazione Prada, si svolgerà a Venezia dal 19 al 29 giugno, sotto il titolo contenitore di Mondo novo.

Alcuni avvenimenti sono stati studiati in forma di work in progress e saranno programmati alle Corderie dell’Arsenale in occasione della 14 Mostra Internazionale di Architettura.
Sono anticipazioni di spettacoli che debutteranno in forma compiuta all’interno del Festival. Sempre alle Corderie si vedranno i primi Appunti del Vangelo secondo Matteo: un progetto speciale di Virgilio Sieni che debutterà in forma definitiva al Teatro alle Tese nei primi tre week end di luglio, a conclusione del Festival. Sono 27 quadri dal Vangelo secondo Matteo con 180/200 interpreti provenienti da diverse regioni d’Italia; alcune fasi di creazione e prove saranno mostrate negli spazi delle Corderie dell’Arsenale. L’intero ciclo verrà presentato nella sua compiutezza performativa al Teatro alle Tese: il 4, 5, 6 luglio i primi nove quadri; i successivi nove l’11, 12, 13 luglio; gli ultimi nove quadri il 17 e 18 luglio.

Abbiamo invitato quegli artisti che hanno risposto positivamente a un’idea di articolazione della propria ricerca attraverso il concetto di comunità, luogo, intendendo la danza come il territorio del gesto e della trasmissione -  spiega il Direttore Virgilio Sieni - In questo senso la città è stata immaginata, tracciata da nuovi sentieri, proposta per una geografia poetica e antropologica del Mondo novo".

In totale saranno presentati 42 titoli, di cui 28 in prima assoluta e 9 in prima italiana.I partecipanti alle creazioni sono 470 in collaborazione con Biennale College DanzaIl Leone d’oro alla carriera per la Danza è stato attribuito a Steve Paxton, “per aver aperto il luogo della danza allo studio capillare del movimento come fonte continua di origini proiettando la ricerca sulla gravità al sistema delle articolazioni e intuendo prima di tutti, una danza tra ascolto e trasfigurazione delle tecniche”.

Il Leone d’argento è stato assegnato a Michele Di Stefano della compagnia mk “per aver introdotto attraverso la coreografia un corpo vibratile e musicale coincidente con l’immagine dell’uomo in continua osservazione del paesaggio e della geografia”.